Conosciamo gli speaker di InspiringPR: LUCA CARBONELLI risponde ad alcune domande dei ragazzi del Digital Team, un gruppo di giovani professionisti e studenti UniFerpi che gestiscono i social media di InspiringPR.
Che cos’è l’ispirazione?
L’ispirazione per me è quell’effetto che divampa con la nascita di un nostro pensiero generato dall’attenzione rivolta verso un qualcosa di altro. Tanto è più forte questo effetto di eccitazione e tanto il nostro nuovo pensiero sarà articolato, e saremo naturalmente portati a svilupparlo e a trasformarlo in azione e fatti.
Abbiamo un po’ curiosato nel sito e ci siamo soffermati sulla sezione dedicata all’arte del caffè. Qui, è trattato il concetto dell’arte, affermando che “essa non si trova solamente all’interno dei musei, ma anche nella preparazione di quello che alla fine di un lungo processo lavorativo, viene considerato “un buon caffè” in grado di migliorare la giornata”. L’arte, insieme alla passione, all’amore, alla serietà e alla dedizione può portare alla creazione di qualcosa di eccezionale…
Il tuo consiglio a chi non vuole sentire parlare di parole-chiave come arte, dedizione, passione e amore nel proprio lavoro?
No, non ho consigli per chi non vede rientrare queste parole nel proprio concetto di lavoro. Ogni lavoro assume determinate dinamiche e ogni lavoratore in queste dinamiche pone il suo carattere. Certo, senza passione, dedizione, senza agire con amore il prodotto del lavoro non diventerà certo arte. Credo che senza queste caratteristiche il lavoro non possa mai portare ad un risultato eccezionale, ma a un semplice sufficiente lavoro ordinario che serva a soddisfare i bisogni primari di chi lo esegue e di chi lo commissiona. Un rispettabile e onesto lavoro, ma senza calore.
Il blog “Il Salotto del caffè. Ne parliamo tra amici, col profumo di caffè nell’aria”, nato circa due anni fa’, si è rivelato un vero e proprio esempio di crowdsourcing ben riuscito. Da gennaio l’idea si è evoluta in un format di incontri, appuntamenti periodici dove sedersi realmente insieme e confrontarsi su temi diversi. Si è concretizzata così una collaborazione tra Caffè Carbonelli e CNA Napoli nel primo ciclo di incontri incentrato su Made in Italy e digitalizzazione.
Ci sveli qualcosa di inspiring nella strategia adottata per “non cadere su qualcosa di già visto”?
A ispirare l’idea del Salotto del Caffè sono state tutte le conversazioni, le condivisioni di pensieri ed esperienze sul lavoro, sull’imprenditoria, sull’economia, sulla comunicazione, che quotidianamente per lavoro, per passione, per l’impegno in associazione, vengono articolate con amici e conoscenti anche e soprattutto attraverso i miei profili social personali, esponendo il mio punto di vista, lanciando degli input o intervenendo in discussioni aperte. Da qui, è nata l’idea di invitare le persone in uno spazio più intimo a discuterne. Caffè Carbonelli non aveva ancora un blog aziendale, e allora ho pensato di unire le due cose. Non mi sono mai piaciuti i corporate blog autoreferenziali, dove l’unica strategia è pensare al momento giusto per promuovere i prodotti del brand e le novità. Da che mondo è mondo poi le conversazioni tra amici si cerca di farle sempre di fronte a un buon caffè, ed ecco allora che ho pensato di articolare il blog in salottini, ognuno dei quali racchiude pensieri e post relativi ad un tema. Si va dalla comunicazione allo sport, al cinema, alla fotografia, all’imprenditoria. Una sorta di caffè letterario online dove ci si sofferma, spero piacevolmente, a conversare. È stata accolta molto bene l’idea dal suo principio. Poi col passare del tempo è nato il format di incontri che potesse far incontrare gli esperti degli argomenti in questione, fisicamente, dinanzi a un pubblico ancor più attivo, ovviamente sorseggiando insieme un buon caffè. Da qualche mese il blog è meno attivo in quanto stiamo cercando di cercare strategicamente il modo giusto per coinvolgere ancor di più i lettori e gli utenti comuni. Nonché i clienti di Caffè Carbonelli. Nonostante questo periodo di riflessione però il mese scorso abbiamo effettuato il restyling del layout, preparando appunto la veste grafica a accogliere le nuove idee e le iniziative che vedrete presto.
Come sei riuscito a far sì che parole come caffè, moda, sport, cinema, rilassamento potessero trovare una connessione tra loro, e risultassero una miscela vincente?
Instaurando relazioni. Sia con i nostri clienti, che con gli amici e i conoscenti che condividono con noi la passione per l’arte, per il cinema, per la comunicazione, per lo sport, ogni giorno ci confrontiamo. Con i clienti questo aspetto è fondamentale, perché riesce a dare credibilità al brand nel momento in cui poi il brand chiede qualcosa di altro del semplice acquisto del prodotto. Ci capita, grazie a questo approccio, di ritrovarci email di clienti che non solo si complimentano per il prodotto, ma che anche ci consigliano cosa cambiare del pack, oppure di fare attenzione perché magari il corriere (essendo l’ecommerce uno dei nostri canali di mercato principali) non presta l’attenzione dovuta alla nostra merce in fase di consegna. Rapporti umani insomma non tra brand e clienti, ma tra persone. Quelle che sono dietro all’azienda e quelle che sono di fronte all’azienda in fase di scelta su preferirla o meno. Stesso discorso con gli amici che sono intervenuti e intervengono nel nostro blog. Tutto è fonte di relazioni, di stima, di rispetto. Nonostante ormai sia strategia diffusa di brand di un certo livello l’ingaggio di blogger o influencer della rete, noi mai abbiamo offerto o offriremo denaro o merce in cambio della presenza di un autore nel nostro blog. Sicuramente mai con lo spirito di creare la marketta a tavolino. Come mai partiranno prodotti dalla nostra azienda verso persone che poi dovranno recensirle. È semplicemente contro la nostra filosofia di comunicazione aziendale e di strategia di engagement. Il tutto deve essere naturale, spontaneo. Il brand che prende coscienza del cliente-utente e l’utente che prende coscienza del brand-prodotto, per creare quel rapporto di conoscenza, convenienza e fiducia che oggi fortunatamente sta rinascendo grazie alla educazione al prodotto e al brand che noi come aziende cerchiamo di effettuare a beneficio di tutti i soggetti in causa.